Detesto profondamente gli Italiani, sono convinto che per vivere sereno sarei dovuto nascere in un qualunque altro paese del Nord Europa. Quando sono all'estero quindi evito in ogni modo di farmi riconoscere: non parlo, parlo in inglese, non mi volto se sento discorsi nella mia lingua.
Ma stavolta sono a cena con un amico in quel di Helsinki, e anche se mi farebbe gran bene un po' di esercizio, inevitabilmente ci mettiamo a chiacchierare in italiano. Finché al tavolo si avvicina El Dindondereindeer, incarnazione finnica di El Dindondero di Nikkohelliana memoria. - Siete italiani? - ci chiede ingenuamente, e la mia risposta è un rassegnato: - Purtroppo si.
Avrà sessantacinque anni e si capisce subito che è più avvelenato di me, ma per i motivi opposti: secondo lui i Finlandesi non capiscono un cazzo, dopo trent'anni vuole mollare tutto, famiglia e soldi, e tornarsene in Italia a costo di vivere sotto un ponte. Opinione rispettabilissima, se non fosse per le chiose che fanno seguito alle nostre domande: Berlusconi è il meglio che si possa avere al Governo, da noi c'è la cultura, da noi c'è il Vaticano. - Non sono un mitomane - ci dice quando sgraniamo gli occhi sentendolo parlare dei misteri delle stragi, del delitto Moro, di Togliatti, di Franceschini, di Veltroni e di Yalta.
Ovviamente è un comunista della prima ora.
Inizio a temere che prenda una sedia e si accomodi al tavolo, ma per fortuna i suoi commensali lo aspettano all'esterno e dopo un po' ci molla, lasciandomi un numero di cellulare dove vuol essere chiamato appena torno in Italia. Perché io, al contrario di lui, purtroppo devo tornarci davvero in Italia. E non fra trent'anni. Quasi quasi gli propongo uno scambio.
La lotta (clericale) contro i tumori
1 giorno fa
E d'inverno come cazzo pensi di sopravvivere? dentro una sauna svedese?
RispondiElimina:8)