venerdì 30 settembre 2011

Benin, larga maggioranza vota per l'abolizione

Con 54 voti a favore, 5 contrari e 6 astensioni, il 19 agosto l'Assemblea nazionale del Benin ha approvato la ratifica del Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici. Espressamente mirato all'abolizione della Pena di morte, il Secondo protocollo opzionale ha compiuto vent'anni proprio nel luglio scorso.

La schiacciante maggioranza a favore della ratifica, attesa tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, rispecchia la dichiarazione di Mathurin Coffin Nago, Presidente dell'Assemblea nazionale: "Il Benin è intenzionato a sostenere la dignità umana e il progressivo sviluppo dei diritti umani". A oggi sedici paesi africani hanno abolito la pena di morte per tutti i reati, tra cui tre - Burundi, Togo e Gabon - negli ultimi due anni.

L'entusiasmo di Amnesty International per questa notizia è stato espresso da Véronique Aubert, vice direttore per l'Africa: "Le autorità del Benin dovrebbero essere elogiate per aver compiuto un passo così importante, in linea con la tendenza globale a mettere fuorilegge questa punizione crudele. Il Benin dovrebbe essere da esempio per i vicini paesi dell'Africa Occidentale".

Benché la pena di morte sia prevista dal codice penale, le autorità del Benin non eseguono condanne a morte da oltre vent'anni. L'ultima esecuzione nota ad Amnesty International è avvenuta nel settembre del 1987. Attualmente almeno quattordici persone sono detenute nei bracci della morte.

sabato 24 settembre 2011

★ Outing

Sono d'accordo con chi boccia l'iniziativa, lanciata da Listaouting, di pubblicare l'elenco dei politici italiani gay, ma omofobi: se fossi gay mi vergognerei terribilmente di essere additato come politico italiano.

giovedì 22 settembre 2011

★ Unjustice for all

Ieri, a sangue freddo, gli Stati Uniti d'America hanno ammazzato Troy Davis, detenuto nel braccio della morte da oltre vent'anni. Sul suo caso c'è poco da aggiungere a quello che è già stato detto: una condanna assurda, basata su testimonianze a dir poco risibili; la grazia che incredibilmente non è arrivata; milioni di appelli inviati a tutte le autorità che potessero intervenire per evitare questa barbarie. Resta il fatto che Troy Davis ha pagato con la vita le fallacie e le ipocrisie del sistema giudiziario di uno stato, gli USA, che solo un fesso potrebbe ancora ritenere una delle più grandi democrazie del pianeta. Mi chiedo come possano dormire stanotte, e tutte le notti che gli resteranno da vivere, i cinque parrucconi del Board of Pardons & Paroles della Georgia, le cui foto e i cui recapiti potete trovare qui. Questa è una domanda destinata a restare senza risposta, chi ha la coscienza pulita probabilmente non la usa mai.
Chiudo con un aforisma attribuito a Albert Einstein, non a caso uno degli scienziati più illustri che abbiano calcato la terra di questo lurido pianeta: "Gli Stati Uniti sono il solo paese che è passato dalla barbarie alla decadenza senza toccare la civilizzazione".

lunedì 19 settembre 2011

★ Da Istanbul a Stoccolma passando per Roma

Il grado di civiltà di un popolo è inversamente proporzionale all'uso che fa dell'automobile.

venerdì 9 settembre 2011

Quarta data di esecuzione per Troy Davis

Il 21 settembre Troy Davis potrebbe essere messo a morte.

Da quando, nel 1991, è stato condannato alla pena capitale per l'omicidio di un poliziotto in Georgia (Usa) questa è la quarta volta che viene fissata una data di esecuzione. 

Ma i dubbi sulla sua colpevolezza restano: nessuna prova fisica collega Troy Davis all'omicidio e sette testimoni su nove hanno ritrattato le dichiarazioni iniziali, denunciando pressioni da parte della polizia.

Il 19 settembre, il Comitato statale che esamina le richieste di grazia terrà un'udienza sul caso.

Per sostenere Troy Davis puoi andare qui, oppure inviare una email ai due indirizzi del Board of Pardons and Paroles
clemency_Information@pap.state.ga.us
webmaster@pap.state.ga.us
con il testo che segue:

Oggetto: Clemency for Troy Davis

Dear Board members,

I acknowledge the seriousness of the crime for which Troy Davis was sentenced to death, but I note that doubts persist in the case even after the federal evidentiary hearing in 2010.

I point out that the Board acts as a failsafe against irreversible error, and recalling its statement in 2007 that it would not allow any execution to proceed where there was any doubt about the guilt of the prisoner.

I point to the substantial evidence of the fallibility of the capital justice system.

I call on the Board to grant clemency and to commute the death sentence of Troy Davis.

Thank you for your attention.

lunedì 5 settembre 2011

Dormo tranquillo

"Sull'articolo 8 della manovra che rende piu facili i licenziamenti c'è troppo allarmismo". Lo spiega il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, in un'intervista a La Stampa, affermando che, come prescrive la norma, per licenziare è necessario il consenso dei sindacati, "dunque mai - chiosa il sindacalista -. È evidente: quale sindacato dà il proprio assenso a un piano di licenziamenti?".

venerdì 2 settembre 2011

★ Sofia e i gay

- Mamma, cosa significa "gay"?
- Beh, solitamente i maschietti si fidanzano con le femminucce, ma ci sono anche maschietti che vogliono bene ai maschietti e femminucce che vogliono bene alle femminucce.
- Allora io e Ilaria siamo gay?
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