lunedì 28 febbraio 2011

USA, si allarga il fronte abolizionista

Lentamente, ma inesorabilmente, altri Stati USA si muovono verso il fronte abolizionista. Mentre in Illinois si attende il 17 marzo, ultimo giorno utile per porre il veto sulla legge da poco approvata, il 14 febbraio scorso, con un voto di 26 a 24 che ha visto favorevoli tutti i democratici e quattro repubblicani, il Senato del Montana ha promosso un disegno di legge per sostituire la pena di morte con il carcere a vita senza libertà sulla parola.

Il relatore David Wanzenried, oltre a dichiarare che la pena di morte non è giusta, non aiuta i familiari delle vittime, né serve come deterrente, ha aggiunto che il "sistema attuale non può essere reso equo né infallibile", evidenziando inoltre preoccupazioni per i rischi di errori giudiziari, i costi e l'uso sproporzionato della pena capitale verso le minoranze razziali e i poveri.

Ma altri Stati si muovono su questa linea: una identica proposta di legge è già alla Commissione per gli affari federali e statali del Kansas, dove l'abolizione era sfumata appena un anno fa per un solo voto di scarto. I promotori dell'iniziativa ricordano come la Corte Suprema abbia annullato tre sentenze capitali proprio a causa di errori giudiziari, difesa inadeguata e inadempienza della giuria e dell'accusa.

Anche nel Maryland e nello Stato di Washington si registrano casi analoghi: nelle rispettive Camere, durante le scorse settimane, sono state presentate altrettante proposte di abrogazione. Mentre nel Connecticut, dopo il veto incassato nel 2009, il nuovo disegno di abolizione è approdato alla Commissione bicamerale per la Giustizia, e l'attuale Governatore ha già affermato che se fosse stato in carica due anni fa non si sarebbe opposto.

Questo incoraggiante scenario accentua la frattura geografica negli USA, che vede gli Stati del Nord prevalentemente abolizionisti (in pratica o di fatto) e quelli del Sud prevalentemente mantenitori.

lunedì 21 febbraio 2011

Un buon San Valentino

Il 14 febbraio scorso, con un voto di 26 a 24 che ha visto favorevoli tutti i democratici e quattro repubblicani, il Senato del Montana ha approvato un disegno di legge per abrogare la Pena di morte e sostituirla col carcere a vita senza libertà sulla parola.

Il senatore David Wanzenried, che ha presentato il disegno di legge, ha affermato che la Pena di morte non è una punizione giusta, non porta benefici alle vittime, né serve come deterrente per l'omicidio. Ha aggiunto che "il sistema attuale non può essere reso equo né infallibile".

Altre preoccupazioni dei sostenitori del disegno di legge sono gli elevati rischi di errori giudiziari, l'uso sproporzionato della Pena capitale nei confronti delle minoranze razziali e dei poveri, e i costi di attuazione.

Il disegno di legge deve affrontare un altro voto procedurale al Senato e sarà poi trasmesso alla Camera.

venerdì 18 febbraio 2011

★ Sulla pietra

Scolpirò sulla pietra i nomi dei Parlamentari della XVI Legislatura. Oltre novecento farabutti, Senatore più, Deputato meno, che non sono stati in grado di trovare un accordo per restituire dignità a questo lurido Paese. Oltre novecento farabutti che non hanno saputo anteporre il bene comune alle proprie luride beghe di partito. Ai propri fottuti interessi.

Il mio disprezzo per tutti quanti voi, sudditi fedeli.
Menti vuote, nessun fiore sulle vostre tombe.

sabato 12 febbraio 2011

Soddisfazioni/3

Quando vedo il sorriso fisso di Frattini penso ad un episodio che mi è successo qualche anno fa e che forse ho già raccontato. Siamo a a Londra, a pranzo all'Università con un caro amico di mia moglie che insegna là. Gli squilla il cellulare, dall'altro capo la voce concitata di una amica dell'ambasciata. Il nostro amico leggermente infastidito risponde qualcosa tipo "No, mi dispiace non posso e poi non verrei comunque". Lo guardiamo interrogativi e lui sorridendo risponde: "No, niente di importante, stamattina era prevista qui all'Università una lezione magistrale del Ministro degli Esteri Frattini: sono in ritardo di due ore e stanno cercando disperatamente di raccattare qualcuno perchè l'aula magna è completamente vuota".

(Mantellini sul suo manteblog)

giovedì 10 febbraio 2011

Tolkien l'Antinazista


Da alcuni anni determinate realtà dell'antifascismo romano stanno tentando un'operazione difficilissima e rischiosa: riprendersi, "ri-semantizzare", decontaminare elementi di immaginario, simbologie del movimento operaio e della sinistra rivoluzionaria che i fascisti – nelle loro razzie culturali finalizzate a un mélange confusionista – hanno inquinato oltre ogni decenza.

martedì 8 febbraio 2011

Hanno la faccia come il culo/10

Per questo ad Arcore hanno anche ipotizzato un blitz, una modifica all'articolo 3 della legge delega sul federalismo per aumentare il numero dei componenti della Bicameralina, così da permettere l'ingresso di uno dei Responsabili e riconquistare la maggioranza. Chi se ne sta occupando lo definisce scherzando il "comma Scilipoti" e potrebbe essere inserito nel decreto Milleproroghe.

(Francesco Bei)

venerdì 4 febbraio 2011

Servi

Domande rivolte da Michele Renzulli del TG1 al mignottaro di Arcore:

1. Presidente, negli ultimi due anni l'Italia ha tenuto alto l'argine della stabilità dei conti, come hanno riconosciuto l'Europa e il Fondo Monetario Internazionale. Ora è il momento di tornare a crescere. In che modo?

2. Molti analisti affermano che l'Italia è ancora un Gulliver, ovvero un gigante bloccato da lacci e laccioli. Lei è sceso in politica nel 1994 promettendo la rivoluzione liberale. Per dare una scossa alla nostra economia è arrivato il momento di andare fino in fondo?

3. Proprio su questi temi lei ha fatto una proposta all'opposizione che ha risposto che non è credibile. Ma dietro questo rifiuto, secondo lei, aleggia il partito della patrimoniale, la vecchia ricetta che per risolvere i conti della nostra economia punta sempre sulla scorciatoia dell’aumento della pressione fiscale?

Gramellini ne propone una quarta - decisamente più insidiosa - sul suo Buongiorno.

mercoledì 2 febbraio 2011

Soddisfazioni/2

E per questo, dal momento che il segretario del Pd è stato in passato sensibile al tema delle liberalizzazioni e, nonostante qualche sua inappropriata associazione al coro strillato dei moralisti un tanto al chilo, ha la cultura pragmatica di un emiliano, propongo a Bersani di agire insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell’economia italiana.

(Silvio Berlusconi, lettera al Corriere della Sera)


[Bersani, fortunatamente, lo ha schifato facendolo incazzare]