Chi non avesse ancora chiaro il livello a cui è precipitata la credibilità dell'Italia può leggere la lettera e le trentanove domandine che ci hanno - giustamente - spedito da Bruxelles.
È difficile fare un'ipotesi realistica sui prossimi sviluppi, più che altro perché guardarsi allo specchio e dirsi che siamo alla frutta cozza con la tendenza (innata?) a conservare sempre un barlume di speranza. Eppure il mio pensiero, ora, va alle prime pagine di un libriccino che lessi anni fa, "La notte" di Elie Wiesel: fatte le opportune proporzioni, rivedo in me e in noi l'atteggiamento di tutte quelle persone che allora, pur avendo notizie di quanto stava accadendo attorno a loro, pur vedendo degli atti concreti la cui interpretazione non poteva che essere una, si sono raccontate che no, tutto quello non poteva succedere davvero.
È difficile fare un'ipotesi realistica sui prossimi sviluppi, più che altro perché guardarsi allo specchio e dirsi che siamo alla frutta cozza con la tendenza (innata?) a conservare sempre un barlume di speranza. Eppure il mio pensiero, ora, va alle prime pagine di un libriccino che lessi anni fa, "La notte" di Elie Wiesel: fatte le opportune proporzioni, rivedo in me e in noi l'atteggiamento di tutte quelle persone che allora, pur avendo notizie di quanto stava accadendo attorno a loro, pur vedendo degli atti concreti la cui interpretazione non poteva che essere una, si sono raccontate che no, tutto quello non poteva succedere davvero.
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