domenica 13 marzo 2011

★ Yesterday

Ieri, in Italia, c'è stata una grande manifestazione a difesa della Costituzione. Nell'ultimo anno sarò sceso in piazza anche più di una volta al mese, e in un altro momento un'occasione così importante non me la sarei mai persa. Ieri invece sono rimasto a casa.

Tempo fa infatti, il 19 gennaio per l'esattezza, ho deciso che non avrei più partecipato a manifestazioni di protesta. La data non è casuale: per quel giorno era stato organizzato in fretta e furia un raduno sotto al Quirinale dopo l'ennesimo insulto del ducetto di Arcore alle istituzioni e ai cittadini italiani, il cosiddetto caso Ruby.

Mi aspettavo il finimondo: le accuse di concussione e prostituzione minorile, talmente accreditate da indurre la procura a chiedere il rito immediato, avrebbero fatto dimettere qualunque statista di qualunque paese civile. Ma l'Italia non è un paese civile e il ducetto di Arcore non è uno statista, quindi oltre a dovermelo sorbire l'indomani a vaneggiare su fidanzate immaginarie, in piazza del Quirinale ho trovato un centinaio di persone, pochissimi politici e pochissimi giornalisti.

Insomma, una débacle che mi ha dato molto da riflettere. Non tanto nel merito, quanto nel metodo. E mi sono convinto che il destino di questo Paese non cambierà coi sit-in e con le manifestazioni, con le petizioni e le proteste. Nella gran parte dei casi infatti, la società civile e i cittadini non devono confrontarsi con galantuomini e governanti illuminati, ma con parassiti e scalzacani, con fuorilegge, con veri e propri miracolati che sfigurerebbero anche a servire patatine fritte in un fast food. Non capisco quindi tutti questi richiami alla compostezza, alla responsabilità, alla non-violenza, questo continuo sbandierare Gandhi: se un personaggio del genere fosse vissuto oggi sarebbe già finito in un pilone di cemento. Con quali effetti? Probabilmente nessuno: del resto il delitto Matteotti che peso ebbe nello sradicare il regime fascista?

Perciò, dal 19 gennaio 2011, io me ne resto a casa.

1 commento:

  1. io sono scesa solo due volte in piazza...con le donne e poi con il popolo viola in campania..un abbraccio

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