Nonostante l'assenza di statistiche ufficiali pubbliche esaustive, vi sono indicazioni che il numero di condanne a morte e di esecuzioni in Bielorussia, nel corso degli ultimi due decenni, sia diminuito. Mentre dal 1991 al 1998 sono state condannate a morte tra le venti e le quarantasette persone ogni anno, le condanne sono scese a tredici nel 1999 e si sono mantenute tra le quattro e le sette per anno fino al 2003.
Secondo il Ministero della Giustizia, fra il 2002 e il 2008 sono state condannate a morte ventisei persone: quattro nel 2002 e nel 2003, cinque nel 2004 e nel 2005, nove nel 2006, quattro nel 2007 e una sola nel primo semestre del 2008.
Stando a Oleg Alkaev, mentre egli era direttore del SIZO No. 1 a Minsk (dal dicembre 1996 al maggio 2001) sono state giustiziate 134 persone. Negli ultimi anni invece il numero delle esecuzioni sembra essere notevolmente diminuito: nel 2007 ci sono state notizie di una sola esecuzione, mentre nel 2008 ne sono state riportate quattro.
Nel corso di una conferenza stampa del 9 settembre 2008, il presidente della Corte Suprema ha dichiarato: "Le condanne a morte sono emesse molto di rado: di fatto abbiamo raggiunto una moratoria e siamo psicologicamente pronti per quando una decisione ufficiale in merito sarà presa dal Parlamento e dal Presidente". Tuttavia, nonostante questi passi e queste dichiarazioni incoraggianti, le autorità bielorusse non hanno compiuto alcun tentativo di avviare il processo di abolizione della pena di morte che richiederà riforme, cambiamenti di approccio e un ampio dibattito pubblico.
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