martedì 7 dicembre 2010

Oggi le comiche

È una lingua affascinante, l'arabo; piena di sfumature e anche di insidie. In più, come accade per l'italiano, i dialetti possono confondere l'interlocutore. E pare sia andata proprio così per la frase in arabo divenuta fulcro dell'inchiesta sulla sparizione di Yara. È bastata una rilettura più attenta e quell'«Allah mi perdoni, non ho ucciso nessuno» si è trasformata in «Mio Dio, mio Dio, fa' che risponda» con evidente allusione a una persona che non si decideva ad alzare il telefono. Solo che tra la prima e la seconda versione ballano la libertà di Mohamed Fikri e il destino dell'inchiesta per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere.

(avanzo un'ipotesi: la traduzione è stata fatta da qualcuno assunto a lavorare solo perché figlio di un dipendente)

2 commenti:

  1. Ne avanzo una anche io. I giornalisti hanno ingigantito quelli che sono normali svolgimenti in corso di un indagine dimenticandosi, tra l'altro, che ognuno è presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna. Lo zuccherino ad un gruppo di cittadini che aspettavano solamente di sentire che la responsabilità fosse di un "diverso".
    I riflettori si sono spenti in Puglia e si sono riaccesi in Lombardia..aspettiamo lo scoop in diretta e il plastico di Vespa.

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  2. Viviamo in un paese dove l'ignoranza la fa da padrone e il razzismo è una delle inevitabili conseguenze.

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