giovedì 2 dicembre 2010

Ubi maior

Eymerich si raddrizzò. Fece un sorriso freddo. – E io vi rammento, signore, che l'editto di Filippo di Valois del 1329 fa obbligo a tutti i duchi, conti, baroni, siniscalchi, balivi, prevosti, vicari, castellani, sergenti e altri amministratori della pubblica giustizia del regno di Francia di obbedire agli inquisitori, fornendo loro salvacondotti, aiuto e protezione, pena la decadenza dalla loro carica. Se mi vedete armato è perché avete omesso di fornire una scorta all'Inquisizione di Castres, esponendola agli oltraggi del volgo e degli eretici. Ciò vi rende sospetto di eresia, ma non chiederò la vostra destituzione. Mi limito a chiedervi di adempiere i vostri doveri, fornendomi non meno di sei servitori armati. Così non sarò più costretto a girare con una spada in pugno.

(Valerio Evangelisti, "Il corpo e il sangue di Eymerich")

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