lunedì 17 gennaio 2011

★ Alcune riflessioni sul caso Ruby

1]
Trovo allucinante che il Capo del Governo si difenda da accuse così pesanti - contro la sua persona e contro persone a lui vicine - dicendo semplicemente che sono totalmente infondate e risibili e assurde. Questo è un comportamento appropriato per un adolescente o un ragazzo di vent'anni, non per un adulto, men che mai per un adulto nella sua posizione. Tutto ciò, peraltro, mediante un videomessaggio registrato, senza un giornalista che possa fargli due domande di seguito, e diffuso sulle televisioni che controlla e possiede.

2]
Trovo altrettanto allucinante che il Capo del Governo parli di intromissione nella propria vita privata e nelle proprie mura domestiche riguardo a reati gravi e moralmente ignobili.

3]
Trovo imbarazzante il silenzio del Vaticano sulla vicenda: quelli che non perdono mai occasione per intromettersi nella vita dei cittadini italiani, a qualunque titolo, confermano il loro atteggiamento ignavo quando di mezzo ci sono gli interessi economici che il Capo del Governo può garantire.

4]
Trovo altrettanto imbarazzante che una grande quantità di giornalisti si faccia dettare i tempi dal Capo del Governo, mettendosi alla ricerca di informazioni sul suo stabile rapporto di affetto: oltre che sospetto per i tempi con cui viene sbandierato, non aggiungerebbe né toglierebbe nulla alla posizione in cui il Capo del Governo si trova.

5]
Trovo surreale che la grande quantità di giornalisti di cui sopra, dibatta candidamente sulle strategie per salvare il culo al Capo del Governo accettando che queste consistano nello schivare i processi e non le accuse che gli vengono mosse.

6]
Trovo ridicolo che una persona che abbia governato il Paese nella gran parte degli ultimi dieci anni, di cui gli ultimi due con una larghissima maggioranza, vada ancora delirando di riforme istituzionali che era sicuramente in grado di fare, ma che non ha mai nemmeno seriamente proposto.

Comunque vada, comunque la si giri, io vedo sempre una ragazza senza famiglia di diciassette anni e un vecchio di settantaquattro. A quell'età mio nonno era impegnatissimo al Centro Anziani, preso da tornei di bocce e tresette, gonfiando d'orgoglio figli e nipoti perché riusciva a portare a casa pure qualche trofeo.

Scrivo tutto questo prima della pubblicazione dei brogliacci da cui, a sentire le stesse parole del Capo del Governo, mi aspetto veramente il peggio.

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