All'inizio di quest'anno, l'unico fornitore USA del farmaco utilizzato laddove è in vigore la pena di morte, ne ha annunciato la sospensione della produzione. Molti degli stati interessati si sono quindi rivolti oltreoceano.
In particolare, il Nebraska ha ottenuto una grande quantità del prodotto - sodio tiopental - da una società di Mumbai (India). Ora questa società ha annunciato che non fornirà più il farmaco affinché sia usato nelle iniezioni letali. In una dichiarazione, la Kayem Pharmaceutical Pvt. Ltd. ha spiegato: "Considerata la delicatezza connessa con la vendita del nostro prodotto a vari istituti penitenziari USA nell'ambito dell'iniezione letale, precisiamo che la nostra azienda, avendo a cuore i principi dell'Induismo, si asterrà dalla fornitura di tale farmaco nei casi in cui l'unico scopo sia l'iniezione letale”.
Il condannato Carey Moore (Nebraska) sta contestando la legittimità dell'acquisto del farmaco da parte del suo stato. Secondo una istanza depositata presso la Corte Suprema, non vi è alcuna prova che la Kayem Pharmaceutical sia registrata alla Drug Enforcement Administration (DEA), né che sia autorizzata a fornire farmaci agli Stati Uniti. Vi sono anche riscontri del fatto che il Nebraska abbia ricevuto una versione generica del farmaco, in contrasto con il protocollo di esecuzione in vigore nello Stato.
Anche il South Dakota potrebbe avere ottenuto la sostanza dalla Kayem, e la società è stata contattata da altri tredici stati con interessi simili. I farmaci ottenuti dalla Georgia, che si ritengono provenienti dall'estero, sono stati recentemente sequestrati dalla DEA. Allo stesso modo, Kentucky e Tennessee hanno consegnato alcuni dei propri prodotti per l'iniezione letale alla DEA.
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