Non sono mai stato un grande appassionato di giochi per computer, ma per qualche tempo il demone dei videogames ha colpito anche me, e tra quelli che mi hanno affascinato di più senza dubbio c'è Doom. Tanto che, nelle ultime settimane, sono riuscito a trovarne una versione online su cui sto spendendo qualche ora quasi ogni giorno.
Rispetto a quando è uscito nel 1993, oggi sono disponibili molti siti internet in cui proliferano mappe, trucchi, consigli e anche un po' di storia e di curiosità. Ieri, su uno di essi, ho scoperto che nelle prime versioni di Doom era presente una stanza sul cui pavimento compariva una svastica. A detta dell'autore, in omaggio al precedente Wolfenstein 3D. Nelle release successive la stanza è rimasta, ma la svastica è stata trasformata in un altro simbolo: Wolfenstein 3D infatti era stato bloccato in Germania nel 1994 in quanto contenente riferimenti al Nazismo, e la stessa cosa sarebbe potuta accadere a Doom.
Sono stato in Germania solo una volta in vita mia, a Berlino per la precisione. Una città piena di cani, ma senza i marciapiedi imbrattati dai loro escrementi; una città piena di giardini dove mangiare un panino all'aria aperta, ma senza i rifiuti sparsi in giro.
In Germania un videogame può essere bloccato perché contiene riferimenti al Nazismo. In Italia, nei giorni che precedono il 25 aprile, è possibile stampare e affiggere dei manifesti come questi.
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