È difficile commentare una cosa così: il Ministro della difesa (italiano ovviamente) non sa chi sia Aleksandr Lukashenko.
La questione si può analizzare da vari punti di vista, per esempio quello dei diritti umani: Lukashenko è il presidente dell'unico Stato europeo in cui sia ancora in vigore la pena di morte, la Bielorussia.
Le ultime due esecuzioni nel marzo 2010: Andrei Zhuk e Vasily Yuzepchuk sono stati messi a morte con un colpo di pistola alla nuca. Come di consueto non è stato dato alcun preavviso dell'imminente esecuzione: né a loro, né alle famiglie, né agli avvocati. Tantomeno sono stati restituiti i corpi per la sepoltura, tumulati in un luogo segreto.
Nel 2010 in Bielorussia sono state comminate tre nuove sentenze capitali: due uomini sono stati condannati a morte il 14 maggio e un terzo a settembre.
Da quando ho definitivamente eliminato la televisione dalla mia vita mi risparmio di assistere a queste scene pietose - altro che gaffe - in diretta. Stasera però farò un giro in internet per trovare il video in cui La Russa, probabilmente convinto di non essere inquadrato, chiede a un suo collaboratore: "Lukashenko, chi è questo?". Senza scomodare l'assistente potrebbe chiedere al ducetto di Arcore, pare che lo conosca bene.
La lotta (clericale) contro i tumori
1 giorno fa
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