- L'hai amata? - La sua voce è roca.
- Credo di si. Come si ama quando non si ha più niente alle spalle e soltanto un eterno presente senza promesse. Dio non c'entrava più con le nostre vite: erano state incise a fondo, forse anche lei portava il ricordo di una catastrofe, di una sventura immane. Forse anche lei era morta una volta. Spesso, di notte, dopo un amplesso, mi sembrava di leggerglielo negli occhi, quel male. Si, ci amammo davvero.
Fisso il crepuscolo che entra nello scrittoio e ripesco quel corpo sinuoso: - Fin dal primo istante abbiamo saputo. Un giorno ci saremmo svegliati altrove, distanti, senza un motivo necessario, seguendo il corso sghembo delle nostre vite. Ursula fu una stagione, una quinta stagione dell'animo, per metà autunno e per metà primavera.
(Luther Blissett, "Q")
La lotta (clericale) contro i tumori
1 giorno fa
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