Un altro argomento spesso usato dai funzionari bielorussi a difesa dell'applicazione della pena di morte è che il suo utilizzo sarebbe stato confermato da un referendum del 1996, in cui l'80,44 % della popolazione si sarebbe espresso contro l'abolizione della pena capitale. Il referendum proponeva sette domande riguardanti argomenti di varia natura, tra cui la nuova costituzione, la compravendita dei terreni, la celebrazione della Giornata dell'indipendenza e, appunto, l'abolizione della pena di morte.
Nel suo pronunciamento del 2004, in cui si esprimeva la possibilità di introdurre una moratoria sull'uso della pena di morte, la Corte Costituzionale ha sottolineato come, al momento del referendum, la massima pena detentiva prevista dal codice penale consistesse in quindici anni di carcere. Ha inoltre evidenziato che, in molti paesi europei, la pena capitale è stata abolita nonostante avesse il forte sostegno dell'opinione pubblica. La Corte Costituzionale ha infine precisato che i risultati espressi nel referendum del 1996 non avevano alcun carattere vincolante.
La lotta (clericale) contro i tumori
1 giorno fa
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.