Le persone provenienti da paesi in via di sviluppo del Medioriente, dell'Asia e dell'Africa come Siria, Yemen, Pakistan e Nigeria, sono particolarmente a rischio di esecuzione in Arabia Saudita. La loro è una posizione estremamente vulnerabile nella società, dove sono fortemente discriminati.
Sono due i fattori che alimentano questa situazione: i lavoratori stranieri sono più colpiti dalla segretezza e dalla sommarietà dei processi e hanno meno probabilità di ottenere il perdono; se arrestati, gli stranieri provenienti da determinate nazioni vanno maggiormente incontro alla possibilità di essere indotti a firmare confessioni con l'inganno o con la forza, essendo queste scritte in arabo, lingua che potrebbero non capire.
Gli stranieri sono di frequente torturati o comunque maltrattati e raramente hanno accesso all'assistenza del consolato, dei legali, di amici o familiari (che in molti casi non si trovano nemmeno nel paese). Questo tipo di isolamento fa si che, nella maggior parte dei casi, queste persone non abbiano alcun sostegno nel corso del processo e nella richiesta di commutazione o riduzione della pena.
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