giovedì 13 gennaio 2011

Fra i rumori della folla

Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.

(Walt Whitman, 1819-1892)

8 commenti:

  1. il silenzio dei sentimenti, la migliore espressione.

    RispondiElimina
  2. Ransie, con la foto del tuo ultimo post mi hai fatto venire un infarto :)

    RispondiElimina
  3. ahahhaah

    vedi come si fa ad attirare i maschietti?! (va be che te lo dico affà? Berlusca docet)

    Ad ogni modo, partecipi? :D
    Eddai non farti pregare

    RispondiElimina
  4. Come faccio? Non sopporto molto Capodanno (http://cob-apienavoce.blogspot.com/2010/01/le-cinque-feste-piu-idiote-dellanno.html) quindi non ricordo cosa ho indossato, un paio di boxer a caso...

    RispondiElimina
  5. Questa mattina stessa, prima di incontrare il tuo blog, ho cercato in rete un verso di Walt Whitman che avevo letto da qualche parte, isolato dalla sua fonte. Non ho trovato in italiano alcun riferimento al testo da cui è preso, ma digitando in inglese ho trovato ciò che cercavo. Amo molto Whitman e fino ad ora ho letto pochissime sue poesie, perchè mi piace sbatterci contro a mia insaputa, per leggervi magari proprio quello che stavo pensando. Per un conosciuto comportamento del Caso, ho ritrovato qui il verso di Whitman tanto cercato così, per ricambiare il suo dono e la tua gentilezza ne trascrivo qui il testo originale e la mia traduzione, fatta in casa, ma condotta fino all'ultimo verso da un grande appagamento, molto simile alla felicità. Accettali come un'offerta al possibile ritorno della tua scrittura. Ciao


    A GLIMPSE

    A GLIMPSE through an interstice caught,
    Of a crowd of workmen and drivers in a bar-room around the
    stove late of a winter night, and I unremark'd seated in a
    corner,
    Of a youth who loves me and whom I love, silently approaching
    and seating himself near, that he may hold me by the hand,
    A long while amid the noises of coming and going, of drinking
    and oath and smutty jest,
    There we two, content, happy in being together, speaking little,
    perhaps not a word.


    UNO SCORCIO

    UNO SCORCIO, attraverso un'interstizio colto,
    D'una folla di operai e autisti nella sala di un bar, attorno alla stufa,
    tardi una sera d'inverno. Ed io, inosservato seduto in un angolo;
    Di un giovane che mi ama, e che io amo, che si avvicina silenzioso, e si siede accanto, tanto che può tenermi per mano;
    Un lungo istante, in mezzo al rumore dell'andirivieni, del bere ed imprecare e dello scherzo volgare,
    In quello noi due, contenti, felici nell'essere insieme, parlando appena, dicendo forse neppure una parola.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.