Caro Presidente,
in questi giorni sto leggendo "Non Mollare", il libro curato da Mimmo Franzinelli che raccoglie i numeri dell'omonima rivista clandestina e alcuni saggi di Salvemini, Rossi e Calamandrei. Già dall'introduzione emergono delle analogie inquietanti con quanto sta accadendo oggi nel nostro paese: soffocamento della libertà di stampa, demonizzazione dell'opposizione, intimidazioni alle voci fuori dal coro, uso distorto della giustizia a favore del regìme. A guardar bene mancano solo i pestaggi, che per ora sono riservati a omosessuali, extracomunitari, detenuti.
Volevo chiederle se, per uscire dalla brutta situazione in cui l'Italia è scivolata, secondo lei potrebbe essere praticabile ed efficace la rifondazione del CLN. Una proposta simile ebbe risalto qualche settimana fa, quando fu avanzata nientemeno che da Casini, ma da allora non se ne è più parlato.
È complicato valutare i modi e i tempi della politica standone fuori, e già questo la dice lunga su quanto sia retrocesso il nostro paese nel percorso verso la piena democrazia. Ma francamente non vedo alternative per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio rappresentante alle elezioni; spezzare il conflitto d'interessi; ristabilire il pluralismo televisivo; fare fronte alle ingerenze delle confessioni religiose; porre un freno ai soprusi dei potenti, se non far convergere le forze di opposizione in un unico schieramento, possibilmente sotto la supervisione di personaggi come Zagrebelsky, Onida o Rodotà, e affrontare le elezioni con la Costituzione come programma per ristabilire delle regole uguali per tutti. Solo a questo punto si potrebbe andare di nuovo a votare consentendo ai cittadini di scegliere consapevolmente chi debba rappresentarli in Parlamento.
Cosa ne pensa?
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1 giorno fa
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