Lo scorso maggio il Washington Post ha reso nota una importante decisione presa dalla American Board of Anesthesiologists (ABA): revocare l'abilitazione ai suoi anestesisti che partecipano alle esecuzioni capitali.
Anestesisti e Pena capitale
Nella maggior parte degli stati degli USA è in vigore la pena di morte e in quasi tutti si utilizza l'iniezione letale come metodo di esecuzione. L'iniezione letale però non è sempre di semplice attuazione e quindi, in alcuni di essi, si è fatto regolarmente ricorso all'aiuto degli anestesisti.
Questa pratica ha messo gli anestesisti in una posizione insostenibile: essi infatti sono certamente in grado di praticare delle anestesie efficaci, ma farlo allo scopo di causare la morte di un paziente è una violazione del loro dovere fondamentale, come medici, di non nuocere alla salute delle persone.
Per decenni l'American Medical Association (AMA) si è opposta al coinvolgimento dei medici nella pena capitale sulla base del fatto che essi esercitano una professione dedicata alla preservazione della vita ogni qualvolta vi sia la possibilità di farlo.
Dal 15 Febbraio 2010, la American Board of Anesthesiology (ABA) ha fatto propria la posizione dell'AMA sulla pena di morte inserendone i dettami fra i requisiti di professionalità per tutti gli anestesisti candidati ad appartenere all'ABA stessa, o già ivi certificati: se intendono conseguire o mantenere l'attestato dell'ABA, gli anestesisti non possono partecipare a esecuzioni capitali. Ciò che costituisce l'effettiva partecipazione è chiaramente definito dalla politica dell'AMA.
L'ABA non ha intrapreso questa azione sulla base di una precisa posizione riguardante la pena di morte: gli anestesisti, come tutti i medici e tutti i cittadini, hanno differenti opinioni personali sull'argomento. Tuttavia, l'ABA, così come l'AMA, è fermamente convinta che i medici non dovrebbero essere coinvolti nelle esecuzioni capitali.
Anche la American Society of Anesthesiologists (ASA) condivide la posizione dell'AMA a riguardo, così come altri medici e altre associazioni. I pazienti non dovrebbero mai confondere la pratica dell'anestesia con l'iniezione di farmaci allo scopo di causare la morte, e i medici non dovrebbero essere tenuti ad agire secondo modalità che violano l'etica della pratica medica, seppure compiendo atti tecnicamente legali.
In conclusione, la politica dell'ABA sulla pena di morte è mirata a mantenere i più elevati standard della pratica medica e a incoraggiare gli anestesisti e tutti i medici a onorare i propri obblighi professionali nei confronti dei pazienti e della società.
Mark A. Rockoff, M.D.
Secretary, ABA
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