giovedì 28 ottobre 2010

Fare affari con la morte

Ci sono molti Americani che pensano che Jeffrey Landrigan avrebbe dovuto essere giustiziato alle 10 di oggi [26 ottobre], ora locale, ma sembra che l'Arizona abbia esaurito le scorte di sodio thiopental, una delle sostanze utilizzate per le iniezioni letali in trentaquattro stati. Oggi i blog sono pieni di candidature da parte di volontari che vorrebbero svolgere questo incarico - con una pistola ("Non c'è carenza di piombo"), una mazza da baseball o il loro personale cocktail di veleno.

Tuttavia, ieri, il giudice federale Roslyn Silver ha sospeso l'esecuzione. C'è un unico fornitore certificato di sodio thiopental negli Stati Uniti, cioè la società farmaceutica Hospira. Il sodio thiopental è solo il primo elemento di un processo composto da tre fasi, ma secondo la Corte Suprema, "è pacifico che, in mancanza di una dose appropriata di sodio thiopental che renderebbe il condannato incosciente, c'è un concreto rischio di soffocamento e di dolore per le iniezioni" delle due sostanze successive. Hospira recentemente ha rifiutato di svolgere qualsiasi ruolo nel campo della pena di morte, insistendo sul fatto che la società si occupa di salvare vite umane, non di toglierle.

Landrigan ha gravi lesioni cerebrali, probabilmente causate dall'abuso di droghe da parte della madre biologica durante la gravidanza. Dopo la nascita è stato affidato a una madre adottiva alcolizzata soggetta a quotidiani svenimenti causati dal consumo di vodka. Nonostante ciò, la Corte Suprema ha stabilito - con strettissima maggioranza, cinque a quattro - che tali elementi non avrebbero fatto alcuna differenza per il giudice che ha emesso la condanna. Il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas ha scritto che "la scarsa qualità delle presunte circostanze attenuanti per Landrigan gli ha impedito di presentare una richiesta efficace per avere risparmiata la vita".

Quanto possono essere iniqui gli esseri umani. Più recentemente, un altro giudice - quello che originariamente aveva deciso che Landrigan dovesse essere messo a morte - ha rilasciato un affidavit dicendo che non avrebbe mai comminato la pena capitale se avesse conosciuto i suoi problemi mentali.

Nonostante tutto ciò, in molti ritengono ancora che Landrigan dovrebbe essere messo a morte. A quanto pare, tra questi, c'è anche un'azienda britannica anonima. Ieri, il procuratore generale dell'Arizona Terry Goddard, alla richiesta dell'identità del fornitore del sodio thiopenthal ha ammesso che esso era stato importato dalla Gran Bretagna, ma ha rifiutato di fare il nome della società.

Il Giudice Silver ha trovato "sconcertante" che Goddard avrebbe insistito per segretare l'origine delle sostanze usate nell'esecuzione di Jeffrey Landrigan. La scelta delle parole è stata molto accorta, ed è lecito sospettare un giudizio più aspro.

La domanda che viene subito in mente è se sia un crimine per un'azienda britannica trarre profitto da un omicidio: benché le interpretazioni possano essere molteplici, il Regolamento (CE) N. 1236/2005 del Consiglio fa un passo in questa direzione, dichiarando illegale il "commercio di prodotti che potrebbero essere utilizzati per la pena di morte, per la tortura o per altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti".

La valutazione morale di tutto ciò è una questione separata, e il giudizio di Hospira era giusto. Ora che il velo di segretezza è stato squarciato, a questa società britannica anonima dovrebbe essere ricordato che la professione medica si gloria di un giuramento di Ippocrate, e non di un giuramento ipocrita.

(Clive Stafford Smith, The Guardian)

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