(dedicata a Fede, in arte ciacs)
Un grande applauso ai perdenti
perché non bluffano mai,
perché non hanno parenti
e non li adottano.
Sempre disposti e accomodanti,
figli dell'altra metà,
dalle carezze distanti,
ricchi di realtà.
Che bella razza accidenti!
Sono un esercito oramai,
marciano uniti e compatti
per affrontare i guai.
Miseria e nobiltà
convivono così,
tra volgo e galateo,
ricco o plebeo,
quali sono i perdenti non distinguerai.
Girano senza contanti
e non possiedono un carnet,
non son soggetti ai rapimenti
sono perdenti, ahimè!
In bocca centoventi denti,
cosa se ne faranno poi,
se non si contano i passanti
della cintura ormai.
Beato chi non sa
la fame dove sta,
quali rinunce lo sa Dio,
non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio.
Felici e perdenti,
non li vedi e non li senti,
sempre inseguiti dai tormenti,
fagli gli auguri se li incontri!
Perdenti... eppure tirano avanti.
Avanti.
(Renato Zero)
La lotta (clericale) contro i tumori
1 giorno fa
- cosa vuoi fare da grande?
RispondiElimina- la figlia del sindacalista!
si ma te devi chiamà Debbbboroooahhh.
RispondiElimina