Questo blog protesta contro la candidatura di Renzo Bossi alle elezioni regionali in Lombardia.
L'Italia è un paese dove i laureati sono sottopagati, se non a spasso; dove i ricercatori sono costretti a cercare fortuna all'estero. Eppure, per i raccomandati, gli amici e i parenti, le porte sono sempre aperte.
Oltre a rappresentare un'ingiustizia, questo malcostume sta minando le nostre competenze in diversi settori a tecnologia avanzata, che vedono rinunciare a teste brillanti per far posto a degli inetti col cognome importante.
Renzo Bossi è salito agli onori delle cronache per essere stato bocciato tre volte all'esame di maturità e per aver ideato e messo on-line il videogame "Rimbalza il clandestino": è vergognoso che un soggetto del genere sia proposto in una lista elettorale solo perché figlio di un segretario di partito.
La falsità in verità
15 ore fa
D'accordo con te anche se il reale e concreto problema è che ora qualcuno lo andrà a votare.
RispondiEliminaCredo di intuire il tuo ragionamento, ma il fatto che la candidatura sia sottoposta a una votazione non autorizza a proporre un elemento del genere. Questo individuo avrebbe problemi a fare una sottrazione col riporto e ce lo troveremo a metter bocca nella gestione di una regione che ha l'economia comparabile con quella di alcuni paesi dell'UE. Oltretutto a spese nostre. E' uno schifo, dai.
RispondiEliminaAbito a Brescia e non so quanto sia giusto dirti che in queste zone siamo, o sono, abituati a questo genere di cose. Il mio paese è poco distante dalla sedia su cui poggia il sedere del sindaco del Natale Bianco (via tutti i neri). Sto dalla parte del popolo e quindi insisto a prendermela con il popolo, con chi elegge i governatori. Non metterci del moralismo in quello che ti ho detto, davvero, ma insisto a pensare che dobbiamo continuare a parlare anche con i fascisti e i leghisti. Bossi non è altro che un prolungamento di quello che siamo. In questo momento mi fanno più paura i bresciani.
RispondiEliminaMa parli di razzismo o di nepotismo? Io abito a Roma e da quando c'è Alemanno gli episodi di intolleranza sono aumentanti, ma la posizione ufficiale è piuttosto netta. Per il nepotismo invece si fa tutto alla luce del sole, da me i sindacalisti imbucano figli e nipoti e si accordano con l'azienda per passare il posto di lavoro di generazione in generazione nemmeno fosse un monile.
RispondiEliminaPer il resto sono diventato molto scettico sull'efficacia del dialogo...