venerdì 26 febbraio 2010

Felici e perdenti

(dedicata a Fede, in arte ciacs)

Un grande applauso ai perdenti
perché non bluffano mai,
perché non hanno parenti
e non li adottano.

Sempre disposti e accomodanti,
figli dell'altra metà,
dalle carezze distanti,
ricchi di realtà.

Che bella razza accidenti!
Sono un esercito oramai,
marciano uniti e compatti
per affrontare i guai.

Miseria e nobiltà
convivono così,
tra volgo e galateo,
ricco o plebeo,
quali sono i perdenti non distinguerai.

Girano senza contanti
e non possiedono un carnet,
non son soggetti ai rapimenti
sono perdenti, ahimè!

In bocca centoventi denti,
cosa se ne faranno poi,
se non si contano i passanti
della cintura ormai.

Beato chi non sa
la fame dove sta,
quali rinunce lo sa Dio,
non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio.

Felici e perdenti,
non li vedi e non li senti,
sempre inseguiti dai tormenti,
fagli gli auguri se li incontri!
Perdenti... eppure tirano avanti.
Avanti.

(Renato Zero)

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