Anche s'io parlassi tutti i linguaggi
degli uomini e degli angeli,
se non ho denaro divengo un rame risonante
e un tintinnante cembalo.
E quantunque avessi il dono della profezia
e intendessi tutti i misteri
e tutta la scienza;
e benché io avessi tutta la fede,
talché io potessi muovere le montagne,
se non ho denaro,
non sono nulla.
Ed anche se spendessi nel nutrire i poveri
tutte le mie facoltà e dessi il mio corpo
ad essere arso, se non ho denaro,
quello niente mi giova.
Il denaro sa resistere a lungo
ed è benigno; il denaro non invidia,
non procede perversamente,
non si gonfia;
non opera disonestamente, non cerca
le cose sue proprie, non s'inasprisce,
non divisa il male;
non gioisce dell'iniquità,
ma congioisce della verità;
sopporta ogni cosa, crede ogni cosa,
spera ogni cosa, sostiene ogni cosa...
Or queste tre cose durano al presente:
fede, speranza e denaro;
ma la maggiore di esse è il denaro.
Prima lettera ai Corinzi, XIII (adattamento)
(George Orwell, 1903-1950)
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