domenica 10 maggio 2009

La pena di morte [02]

La pena di morte è la punizione più crudele, inumana e degradante. Viola il diritto alla vita.

Qualunque forma abbia - elettrocuzione, impiccagione, asfissia, decapitazione, lapidazione, fucilazione o iniezione letale - è una punizione violenta che non ha posto nell’odierno sistema di giustizia penale. Eppure, persiste.

In molti paesi, i governi giustificano l'uso della pena di morte sostenendo sia un deterrente. Ma non vi è alcuna prova che sia più efficace di altre pene severe nel ridurre la criminalità.

La pena di morte è discriminatoria. È spesso usata in modo sproporzionato contro poveri e membri di minoranze razziali, etniche e religiose. È imposta e applicata arbitrariamente.

In alcuni paesi è utilizzata come strumento di repressione, un modo rapido e brutale per mettere a tacere l’opposizione politica.

La pena di morte è irreversibile. Insieme a pregiudizi e a un sistema giudiziario incline agli errori umani, il rischio di mettere a morte un innocente è sempre presente.
Errori come questi non possono essere riparati.

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